Vini novelli e degustazioni in Italia: cosa assaggiare e dove
Ogni autunno l’Italia si trasforma in un palcoscenico di profumi e colori, con i filari che si tingono di rosso e oro e le cantine che si animano di un fermento unico. La vendemmia non è solo raccolta dell’uva, ma una vera e propria celebrazione della tradizione enogastronomica italiana. Tra vini novelli e rossi giovani, il viaggio nel gusto diventa un’esperienza sensoriale completa. Assaggiare i vini novelli significa cogliere l’essenza fresca e fruttata dell’uva appena trasformata in vino, un gesto che lega passato e presente, produttori e appassionati, paesaggio e tavola. Continuando la lettura, vi segnaliamo alcune degustazioni di vini novelli (e non) tra le più interessanti da scoprire.
La tradizione dei vini novelli in Italia
I vini novelli, noti anche come “vino giovane” o “primeur”, sono vini destinati a essere consumati pochi mesi dopo la vendemmia, spesso già a novembre. A differenza dei vini più strutturati, che richiedono invecchiamento, i novelli esprimono tutta la freschezza e la vivacità del frutto appena raccolto. La tradizione di degustare il vino novello nasce in Francia con il Beaujolais Nouveau, ma in Italia si è sviluppata con personalità propria, in regioni dove la vendemmia è un rito comunitario e l’arrivo del nuovo vino è atteso come un piccolo evento sociale. Nelle colline toscane, nelle Langhe piemontesi o in Campania, la cultura del vino novello è legata alla convivialità e al piacere semplice di brindare con amici e familiari.
Cosa assaggiare e come riconoscere un buon vino novello
Un vino novello si distingue per la sua freschezza, i profumi intensi di frutti rossi e la leggerezza al palato. Non ha tannini aggressivi e la gradazione alcolica è solitamente moderata. Tra i più apprezzati c’è il Novello d’Italia, ottenuto da uve locali come il Sangiovese in Toscana, il Barbera in Piemonte o l’Aglianico in Campania. Degustare un vino novello significa non solo assaporarlo, ma anche osservare il colore brillante e sentire l’aroma di frutta appena colta, un’esperienza multisensoriale che racconta la vendemmia appena conclusa. Un buon novello deve risultare equilibrato, non troppo dolce, con una personalità che invita a un secondo bicchiere senza appesantire il palato.
Tre territori da scoprire per i vini novelli
Tra le regioni più interessanti per vivere l’esperienza dei vini novelli ci sono la Toscana, le Langhe e la Campania.
In Toscana, il Chianti Classico offre un novello dal carattere fruttato e intenso. Borgo vignaiolo come Castellina in Chianti è ideale per visitare cantine storiche e partecipare a degustazioni guidate. Qui, tra filari di Sangiovese e colline ondulate, la vendemmia è un momento di festa e di incontro tra produttori e appassionati. Molte cantine organizzano eventi di raccolta dell’uva, percorsi tra botti e assaggi direttamente dai tini.
Nelle Langhe piemontesi, il Barbera e il Dolcetto danno vita a novelli eleganti e aromatici. Albaretto della Torre e Neive sono due borghi dove l’esperienza enogastronomica si arricchisce di visite ai vigneti storici, degustazioni di formaggi locali e passeggiate tra borghi medievali. I vini novelli qui raccontano la terra, la roccia calcare e le tradizioni centenarie, offrendo al visitatore un senso di autenticità difficile da trovare altrove.
In Campania, l’Aglianico del Taburno e il novello di Falanghina portano profumi mediterranei e fruttati, perfetti per accompagnare piatti della cucina locale come pasta con funghi o piatti di carne leggera. Le colline di Benevento ospitano cantine artigianali che aprono le porte a chi vuole vivere la vendemmia dall’interno, partecipando alla raccolta e alla prima pigiatura dell’uva. Il risultato è un vino novello ricco di carattere e storia, pronto per essere assaporato appena finito il processo di fermentazione.
I vini novelli dell’Oltrepò Pavese
L’Oltrepò Pavese, nel cuore della Lombardia, è un territorio che unisce colline dolci, vigneti ordinati e un clima ideale per la produzione di vini novelli di qualità. Sono moltissime le cantine che organizzano assaggi di vini novelli.
La Bonarda domina la scena con il suo rosso brillante e i sentori di frutti rossi, leggermente frizzante e pronto a sorprendere al primo sorso. Il Barbera conferisce corpo ai novelli, con tannini morbidi e un equilibrio che si sposa con salumi e piatti di carne bianca. Il Pinot Nero regala vini eleganti e delicati, mentre la Croatina offre novelli dal carattere deciso, aromi intensi e gusto armonioso, autentici rappresentanti della tradizione locale.
Tra le cantine più interessanti, Tenuta Conte Vistarino a Rocca de Giorgi si distingue per i suoi vini novelli dal profilo fruttato e avvolgente, perfetti per degustazioni in mezzo ai vigneti. Terre d’Oltrepò Cantina di Broni propone novelli vivaci e aromatici, frutto di una lunga esperienza nella produzione dei vitigni autoctoni. Azienda Vitivinicola Casa Favot a Pietra de’ Giorgi offre esperienze autentiche tra filari e tini, con vini novelli intensi e profumati. Infine, Tenuta Travaglino a Calvignano, con i suoi panorami sulle colline e i vigneti ben curati, propone novelli eleganti, freschi e capaci di raccontare il territorio in ogni sorso.
I vini novelli dell’Oltrepò Pavese non sono semplici bevande, ma momenti da vivere e condividere, profumi e sapori che evocano l’autunno italiano nella sua forma più autentica e conviviale ogni sorso è un invito a scoprire un territorio che celebra la freschezza e la vitalità del vino giovane.
Vivere la vendemmia in prima persona
Partecipare alla vendemmia è un’esperienza che va oltre la semplice degustazione. In molte cantine italiane, dai piccoli produttori ai grandi viticoltori, è possibile raccogliere l’uva, imparare le tecniche di vinificazione e assistere alla fermentazione del mosto. La vendemmia diventa così un viaggio nei sensi, dove l’olfatto, la vista e il gusto si intrecciano in un racconto unico della terra italiana.