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Abruzzo: terra di tradizioni

L’Abruzzo è una terra forte e gentile, proprio come la sua cucina. La zona costiera abruzzese, con lunghe spiagge di sabbia bianca dal fondale basso, a nord di Pescara, si differenziano dalla costa rocciosa e frastagliata piena di calette, che si trova a sud di Pescara.

La costa meravigliosa bagnata dal Mare Adriatico, rappresenta la parte gentile dell’Abruzzo, mentre quella forte è sicuramente la parte interna, ricca di Parchi e sfolgorante natura che abbraccia gli affascinanti Appennini del Gran Sasso e della Maiella. In questi ambienti naturali, splendidamente conservati e protetti, esiste un tipo di cucina molto saporita, la cui massima espressione in molti casi, è frutto di antiche tradizioni legate alla pastorizia.

La cucina abruzzese è tutta da godere, ma come in ogni Regione, anche qui c’è una pietanza principe che regna incontrastata sulle altre e questa è rappresentata dagli originali arrosticini di pecora fatti a mano. Andare in Abruzzo e non mangiare gli arrosticini, infatti, equivale ad andare a Roma e non vedere il Colosseo.

Abruzzo: terra di tradizioni

L’Abruzzo è tradizione e folklore

La terra d’Abruzzo ha ospitato numerose popolazioni nei secoli passati, fra cui longobardi, franchi, normanni e aragonesi, subendo notevoli depauperazioni che hanno segnato l’economia regionale fino a tempi molto recenti. Adesso la situazione è diversa grazie soprattutto allo sviluppo turistico conosciuto dalle zone costiere, che ha portato benessere economico a tutto il territorio.

La sua storia millenaria rivive attraverso le tradizioni e il folklore, riproposti attraverso affascinanti rievocazioni storiche in costume e anche feste popolari, che riportano in vita il passato molto caro a tutta la popolazione, perché gli abruzzesi sono particolarmente orgogliosi delle loro radici.

In Abruzzo ci sono 20 Paesi che rientrano fra i Borghi più belli d’Italia e in ogni festa o celebrazione vengono esibiti i costumi tradizionali più belli. Per esempio a Chieti, in più di un’occasione, sfilano donne e uomini nei costumi tipici della tradizione cittadina.

Chieti: il costume popolare femminile

Il costume popolare femminile di Chieti, ha un’ampia gonna rossa in panno di lana, che ha una fitta arricciatura in vita e la parte inferiore decorata da un nastro giallo. Le donne indossano anche un grembiule bianco allacciato in vita con dei nastri e con bordature di pizzo. Il corpetto è di colore blu, anch’esso arricchito in alto da una fascia gialla che si ferma sul seno, lasciando scoperta la camicia bianca di cotone. La giacca, chiamata casacchino, è realizzata in panno di lana marrone e profili gialli lungo i bordi. Le spalle sono coperte da un fazzoletto di cotone celeste, decorato a strisce azzurre, che s’incrocia sul davanti per poi essere annodato in vita.

Il costume prevede anche un secondo fazzoletto che viene portato piegato sulla testa con un sostegno che lo tiene teso. Le calze sono bianche, le scarpe blu con un tacco basso. Tutti i costumi sono arricchiti da diversi monili, anch’essi legati alla tradizione e che vengono chiamate la “presentosa” e la “sciacquaje”. La bellezza dei costumi è declinata in modo diverso a seconda del paese di appartenenza e si distinguono l’uno dall’altro per ricchezza, colori e accessori.

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