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Alla scoperta dei vini siciliani: tre varietà da provare

La Sicilia è una terra dolce e amara che può vantare una storia millenaria e una tradizione del vino altrettanto lunga. Fare un viaggio in questo luogo non vuol dire immergersi solo nel mare e nella cultura delle sue località e delle bellezze che può offrire, ma soprattutto avventurarsi alla scoperta dei suoi sapori più tipici. Tra questi non possono mancare i vini siciliani.

Che sia per passione o pura curiosità, un viaggio alla scoperta dei vini siciliani equivale a un viaggio attraverso la sua storia e le civiltà che si sono avvicendate e che hanno senza dubbio lasciato la loro impronta nello sviluppo della viticoltura moderna, ma anche le caratteristiche del suo suolo e della ricchezza che riesce a trasmettere all’inconfondibile sapore di questo “Nettare degli Dei”.

La Sicilia, infatti, è una terra vulcanica, un’isola bagnata dal mare su tutti i lati, una terra fortemente baciata dal sole, dove le caratteristiche pedoclimatiche contribuiscono alla creazione di un vino dal carattere forte e indimenticabile.

Nel settore degli appassionati certo non è un mistero che i vini Siciliani siano tra i protagonisti indiscussi del panorama nazionale della viticoltura.

Oggi, grazie al commercio online, anche chi non ha la possibilità di recarsi direttamente in Sicilia può procurarsi un assortimento variegato e completo di tutto il paniere di vini siciliani e fare un viaggio virtuale tra i sapori di questa isola. Ecco allora quali sono le varietà che non bisogna proprio perdere.

vini siciliani

Grillo

Il Grillo è un vino bianco che, nella sua versione più naturale, racconta a tutto tondo la storia dell’enologia siciliana, attraversando tutta l’isola. Una varietà di vino che include diverse etichette sparse su tutto il territorio, ognuno con le sue note caratteristiche, anche se la maggiore concentrazione si può rilevare nel territorio di Marsala.

Malvasia di Lipari

Di Malvasia, lungo tutto lo stivale, ce ne sono davvero tante, ma quella di Lipari ha quel quid in più che permette anche di estrarre vini liquorosi e i famosi passiti, che accompagnano sapientemente i dolci alle mandorle tipiche della Sicilia.

Si tratta di un vino fresco, se vinificato per essere imbottigliato come vino a tutto pasto, che generalmente non supera una gradazione alcolica del 12%, ed è caratterizzato da aromi importanti, agrumati e da un colore giallo dorato brillante.

Nero d’Avola

Si passa velocemente dal bianco al rosso quando in ballo c’è un Nero d’Avola, un vino dal carattere imponente, molto forte, che in alcuni casi può richiedere fino a 18 mesi di vinificazione prima di essere consumato in tutto il suo “splendore”, con piatti altrettanto importanti e dai sapori forti, proprio come quelli siciliani.

È attraverso questo vino che si coglie il sentore più “amaro” di questa terra fatta di passioni prima ancora che di lucidi pensieri.

Esaurire una verticale di vini siciliani in appena tre varietà è senza dubbio riduttivo. Il paniere è certamente molto più esteso e spazia dai vini dell’Etna, ognuno diverso dall’altro in base al clima delle diverse altitudini, fino agli Chardonnay, una platea di vini assortita che può toccare anche i 10 anni di invecchiamento per raggiungere il culmine delle sue potenzialità.

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