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Dalla C alla A: le incredibili rimonte delle squadre italiane nel corso degli anni

Volare in serie A partendo dalla serie C? Una missione che poche squadre sono riuscite a completare nel giro di pochi anni. Un obiettivo comunque possibile, come dimostrano le imprese compiute in passato dal Lecce, dal Palermo, dal Monza e da altre realtà considerate di provincia, ma nei fatti autrici di un autentico capolavoro sportivo. In questo articolo, dunque, vedremo di ricordare alcune di queste imprese, analizzando i fattori che le hanno rese possibili, dalla gestione finanziaria fino alla programmazione a lungo termine.

Le rimonte storiche che hanno ispirato tifosi e giocatori

Diversi esempi nel corso degli anni dimostrano come le rimonte possano effettivamente consentire alle squadre di arrivare in serie A, partendo dalla serie C. Il tutto nel giro di pochi anni, o con un doppio salto oramai molto complesso (l’ultima a compiere l’impresa fu il Lecce). Il Chievo Verona, ad esempio, negli anni passati si è reso protagonista di una scalata memorabile, passando dalla Serie C alla Serie A in pochi anni, grazie ad un mix di programmazione, strategia sportiva e abilità nel trovare dei talenti emergenti.

 

Un altro esempio eclatante è quello del Parma: dopo aver attraversato una grave crisi finanziaria, è riuscito a risalire dalla Serie D fino alla Serie A in pochi anni, salvo poi scendere nuovamente in serie B durante la stagione 2020/2021. Questi casi studio rappresentano un’ispirazione per le squadre che cercano di compiere un percorso simile, e che oggi si trovano a lottare nelle categorie inferiori. Il FeralpiSalò, ad esempio, è primo nel girone A e oggi viene dato come serio candidato alla promozione dalle quote serie C, reperibili anche online.

 

Anche l’Atalanta, una delle squadre più competitive negli ultimi anni, ha vissuto un percorso simile, consolidando la propria presenza in Serie A dopo un periodo trascorso nelle categorie inferiori. La filosofia della Dea punta tutto sulla forza e sulla solidità del settore giovanile, e sull’autogestione finanziaria tramite la vendita dei talenti valorizzati. Un progetto sportivo che, ancora oggi, porta dei notevoli frutti a livello di piazzamenti in campionato. Infine, occorre ricordare anche il Palermo, che in questo campionato di B difficilmente riuscirà a completare il doppio salto dalla C alla A in due anni.

Le strategie sportive dietro le grandi promozioni

Insieme alla gestione finanziaria, la strategia sportiva è un elemento cruciale per il successo di una squadra che milita nelle categorie inferiori. Una visione chiara del mercato, del modulo e della scelta dell’allenatore permettono anche alle “Cenerentole” di diventare delle autentiche schiacciasassi. Le squadre che in passato hanno compiuto il grande salto dalla C alla A, infatti, hanno avuto la capacità di costruire un club forte con pochissime risorse economiche, basandosi soprattutto sul mix di giovani talenti e vecchie glorie del calcio.

 

Infine, occorre ricordare ancora una volta il ruolo decisivo dell’allenatore. Specialmente nelle categorie inferiori, il mister diventa un indispensabile motivatore, oltre che un professionista in grado di leggere partite e situazioni spesso molto complesse. Non a caso, allenatori come Sarri devono alle serie inferiori la propria formazione.

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