facebooktwitterinstagramtelegram-planepinterest

I 3 migliori vini da abbinare con gli insaccati

Vino e salumi

Come molti sicuramente già sanno, i salumi si dividono in numerose categorie; sicuramente, la suddivisione più classica ed evidente è quella che distingue i salumi insaccati da quelli non insaccati. I primi, infatti, sono composti principalmente da carne tritata, che viene fatta stagionare per lunghi periodi all’interno di un involucro. Nella maggior parte dei casi, l’involucro è rappresentato dall’intestino di un animale come il maiale ed è proprio da questa particolarità che deriva la definizione di salumi “insaccati”.

Tra i più comuni troviamo il salame, la mortadella, la salsiccia, i wurstel, la coppa, il cotechino e molti altri. Nonostante i salumi siano buonissimi anche gustati da soli, è possibile esaltarne gusto e aroma con l’accompagnamento di un buon vino. Ma quali sono gli abbinamenti migliori?

Il re degli insaccati: il salame

Partendo dal salame, siamo davanti a un insaccato particolarmente sapido e grasso. In questi casi, è consigliabile accompagnare l’assaggio con un vino rosso che possa rinfrescare il palato e che non sia troppo strutturato. Un vino leggermente frizzante, come il Bonarda dell’Oltrepò, farà sicuramente al caso vostro, riuscendo a esaltare ogni singola nota di sapore del vostro insaccato.

Le cose cambiano, invece, nel caso in cui si stia cercando un vino da abbinare alla mortadella, come la mortadella Bologna. Questo insaccato, infatti, è un salume cotto ad alte temperature, presenta una percentuale minore di grasso e un sapore meno sapido e più delicato. In questo caso, è impossibile non citare il Lambrusco di Sorbara: un vino prodotto in Emilia-Romagna che, grazie al suo sapore fresco e fruttato, riuscirà a stupirvi accompagnando ogni boccone della vostra deliziosa mortadella.

 

La salsiccia ed il Lambrusco

Adesso prendiamo come esempio la salsiccia: tipica delle grigliate insieme agli amici, questo insaccato viene consumato prevalentemente cotto. Tuttavia, nulla vieta, se fresche e di alta qualità, di mangiare le salsicce anche crude, purché con moderazione. In entrambi i casi, vi troverete davanti a un salume molto saporito, dal sapore deciso e pungente. In questo caso, sarà piacevole accompagnare questo prodotto con un vino dal sapore altrettanto deciso, come il Barbaresco, dalle note piacevolmente speziate e in armonia con la tipica sapidità delle salsicce.

Come per la salsiccia, anche un altro insaccato molto amato, il cotechino, presenta forti note di sapidità e grassezza. Tipico delle feste di Capodanno, è usanza in tutta la penisola mangiare il cotechino insieme alle lenticchie, in segno di buon auspicio per l’anno che verrà. Per accompagnare il cotechino, sarà necessario abbinare un vino che possa contrastare, ma allo stesso tempo armonizzare, il suo sapore forte e spiccato, come un Valpolicella Classico, dall’aroma fruttato e floreale, ma dal sapore moderatamente acido e fresco, perfetto per ripulire il palato dopo ogni boccone.

Come è tipico quando si parla di carni rosse, la maggior parte dei vini in perfetto abbinamento sono vini rossi, ma nulla ci vieta di uscire fuori dagli schemi e sperimentare nuove unioni tra vini e insaccati; per esempio, si potrebbe optare per un Conegliano Valdobbiadene, un vino bianco frizzante, incredibilmente perfetto per accompagnare antipasti e stuzzichini a base di insaccati come i wurstel. Assolutamente non invadente, sarà comunque capace di rilasciare al palato note decise e agrumate, perfette per rinfrescare la bocca assaggio dopo assaggio.

Di