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Moschino propone gli occhiali 3D per fare shopping

Moschino è una delle case di moda più rinomate. Da sempre attenta al progresso e alla tecnologia, l’azienda, per rimanere al passo coi tempi, ha pensato bene di “gettarsi” in un mercato che, da un certo punto di vista, potrebbe rivoluzionare il settore dell’abbigliamento.

Moschino e la tecnologia: gli occhiali 3D

A partire dall’ultima settimana di luglio, Moschino ha iniziato a sperimentare una tecnologia non propriamente nuova, ma che promette di garantire un rinnovamento profondo dell’attività di shopping.

La novità, particolarmente recente, riguarda i negozi dell’azienda situati a Milano e Roma, due flagship store disegnati appositamente in uno stile originale. All’interno dei due store, Moschino ha deciso di sfruttare la tecnologia degli occhiali 3D per poter facilitare gli acquisti da parte dei clienti.

Come è noto, gli occhiali 3D non sono altro che dispositivi in grado di lavorare attraverso la realtà aumentata. Al giorno d’oggi, però, la tecnologia ci permette di connettere due dispositivi differenti (in questo caso due paia di occhiali 3D) per inviare informazioni digitali e multimediali verso l’uno e l’altro apparecchio.

Nel caso di Moschino, l’obiettivo della casa madre è stato quello di mettere in contatto i venditori in sede con i clienti da remoto, in modo tale da creare un collegamento in tempo reale. Sfruttando la connessione wireless, elemento indispensabile per il funzionamento degli occhiali, i due negozi hanno potuto entrare in contatto con i clienti che, pur se lontani, hanno avuto modo di vivere un’esperienza di shopping in… live action.

L’esperienza 3D negli store di Milano e Roma

Occhiali 3D per fare shopping. La trovata di Moschino, è evidente, ha lasciato il segno. Nonostante la distanza, infatti, i clienti hanno potuto fare affidamento sulla qualità dei Video Streaming Smartglass (questo il nome dei dispositivi da indossare) per poter acquistare i capi di abbigliamento richiesti.

L’operazione si è svolta in modo semplice. I clienti dell’azienda, desiderosi di provare questa incredibile novità, non hanno fatto altro che contattare gli store (quello di Milano o quello di Roma) per prenotare un appuntamento specifico. Una volta ottenuto l’appuntamento, ai clienti sono stati forniti dei link (uno ciascuno) per connettersi nella data e nell’orario stabilito in precedenza.

Dopo aver acquistato gli occhiali appositi, i clienti hanno dovuto collegarsi ai link personali e, in maniera istantanea, sono stati “catapultati” all’interno dello store Moschino. L’operazione di selezione e acquisto dei capi si è svolta in modo impeccabile: ai clienti è stato demandato il compito di guidare gli addetti alla vendita nell’individuazione degli articoli, e agli addetti, istruiti per l’occasione, è spettato il compito di illustrar le collezioni degli store ai potenziali acquirenti.

Un passo verso il futuro

Quello mosso da Moschino è stato un passo verso il futuro. Le nuove opportunità digitali, infatti, permettono questo e molto altro, e chissà che altri marchi, nell’immediato futuro o nel lungo periodo, non scelgano di perseguire la strada aperta dal brand italiano.

Ma per quale motivo Moschino ha scelto di testare una simile tecnologia? Le cause, ovviamente, vanno ricercate nei tempi che corrono. Con l’emergenza sanitaria in atto, l’Italia (e il resto del mondo) è stata costretta a fare i conti con una vasta gamma di limitazioni. Nel corso della primavera abbiamo assistito a chiusure totali dei negozi commerciali, un provvedimento finalizzato a ridurre l’impatto della pandemia.

Tuttavia, rimanere con le mani in mano sarebbe stato impossibile. Per sopperire alla mancanza di “contatto”, Moschino ha proposto una modalità di acquisto della quale, sino a poco prima del virus pandemico, non sembrava esservi necessità. Il virus, però, ha cambiato le carte in tavola, costringendo le aziende a trovare vie alternative per proseguire nelle attività commerciali.

La scelta di optare per questa innovativa modalità di acquisto si è rivelata azzeccata. E non è detto che, una volta terminata l’emergenza, tale modalità non venga adottata ufficialmente da Moschino (e da altri brand) come una valida alternativa per le persone impossibilitate ad acquistare in loco.

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