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Passione green: l’auto elettrica in Europa è ormai una moda

il mercato dell’auto elettrica ha toccato cifre record nel 2022 con una crescita a doppia cifra rispetto all’annata precedente: + 29% con 1,56 milioni di nuove immatricolazioni. Prima di snocciolare però le statistiche riguardo alle vendite, è bene fare chiarezza sulla terminologia utilizzata. L’auto ibrida è dotata di due motori, quello tradizionale ed uno elettrico, l’auto elettrica (BEV) è invece alimentata solo con il motore a batteria, con un rifornimento possibile nelle colonnine elettriche o nella propria abitazione. La differenziazione, però, non finisce qui: le auto ibride hanno infatti alcune sottocategorie a seconda delle tecnologie utilizzate. Quelle chiamate Mild Hybrid (MHEV) hanno una componente elettrica che supporta il motore tradizionale. Le Plug In Hybrid sono invece quelle che contengono due motori che interagiscono, uno endotermico e uno elettrico, in modo tale da poter percorrere poche decine di chilometri in piena autonomia elettrica.

Fatta questa doverosa premessa, oltre il 60% dei modelli venduti nel 2022 erano BEV o PHEV, a fronte invece di un calo delle Plug-In. La crescita costante del motore completamente elettrico ha fatto sì che nella precedente annata, ben 14 auto su 100 fossero alimentate completamente a batteria elettrica. Un vero e proprio boom si è registrato anche per ciò che riguarda il suv, dove spopola quello elettrico. Un trend in costante crescita e che non poteva non avere riflessi anche su altri aspetti. Anche il mondo dello sport, ad esempio, non è rimasto inerme alla tendenza green con la creazione della Formula E, campionato di auto elettriche che pian piano raccoglie sempre più seguito. Esistono finanche le scommesse dedicate alla Formula E e il campionato riscontra una crescita di utenti interessati a seguire news del campionato. Questo mondiale rientra a tutti gli effetti nella Federazione Internazionale dell’Automobile ed ha fatto il suo debutto nella stagione 2019/2020, pur essendo un’idea già presente dal 2014, anno del primo E-Prix a Pechino. Al momento i piloti sono 22 e le squadre 11: il campione in carica è il belga Stoffel Vandoorne mentre la squadra campione è la Mercedes EQ Formula E-Team. La differenza rispetto alla Formula1 classica non si limita al tipo di motore utilizzato: nella Formula E i circuiti sono quasi tutti urbani, circa 2 o 3 km all’interno delle principali città del mondo. L’obiettivo evidente era quello di richiamare l’attenzione di un gran numero di spettatori: per tale ragione si corse a Pechino, Buenos Aires, Miami, Berlino, Mosca, Londra e tante altre, tra cui Roma per quanto riguarda l’Italia.

Tra i modelli più venduti resta la Tesla, società del noto imprenditore Elon Musk, che ha di recente lanciato un modello che può costare meno di 20mila euro con incentivi. Per quanto riguarda le vetture però, le più vendute restano Model Y e Model 3. La prima registra un aumento rispetto all’annata precedente mentre la seconda una diminuzione, arrivando sostanzialmente al pareggio tra le due. Sono stati buoni anche i risultati ottenuti dalla Fiat 500 EV, sia in Francia che in Germania. Si conferma inoltre l’auto elettrica maggiormente venduta nella penisola italiana, anche se con un rialzo più contenuto rispetto a quelli elencati finora: 1,6%. La top 10 delle vendite include però tutti i principali marchi, a dimostrazione che tutti o quasi si stanno muovendo lungo questa direttiva. Sono la Dacia Spring, con un boom pari al +76%, e la Peugeot e-208, con un aumento del 10%. Diverso è il caso delle due coreane quali Hyundai Kona (con un -4%) e la Kia Niro (con un -18%), ma le due case di produzione sono in fase di rinnovo dei modelli e dunque si tratta di una flessione preventivabile.

L’interesse verso questa nuova frontiera di veicoli è trasversale e riguarda anche i paesi produttori di petrolio, Arabia Saudita in primis. È notizia recente la firma di un accordo tra il ministero degli Investimenti dell’Arabia Saudita e il produttore cinese Human Horizons: la cifra record è di 5,6 miliardi di dollari. L’obiettivo è costruire una sinergia tra i due mondi, collaborando alla costruzione delle auto, al loro sviluppo e alla fine alla vendita. Le cifre sono state rese note a margine della conferenza commerciale arabo-cinese, frutto di un progetto ampio volto a cementificare le relazioni tra i due paesi: nel primo giorno della conferenza, a Riyadh, sono stati stipulati accordi per oltre 10 miliardi di dollari. Questa mossa rientra nel piano indetto dall’Arabia Saudita di diversificare le proprie fonti di guadagno: gli investimenti all’interno dei settori non petroliferi sono uno degli elementi contenuti nell’agenda del regno.

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