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Sono una freelance e (non) me ne pento.

Mi chiamo Angelica, ho 29 anni e sono una copywriter seo freelance.

Non aggiusto computer, non mi faccio selfie tutto il giorno, non devo trovarmi un lavoro serio.

No, non ho tempo di andare a farti delle commissioni perché ho un lavoro.

No, non posso portare il tuo cane a fare una passeggiata perché ho un lavoro.

No, non posso tenere tua figlia a casa perché io a casa ci lavoro.

Sono una freelance che lavora al computer ma no, non li aggiusto. Quindi se il tuo pc fa uno strano rumore io posso solo consigliarti di spegnerlo e riaccenderlo, non posso ripararlo.

Nonostante la reticenza di tante persone, il lavoro a partita iva è sempre più frequente, soprattutto per chi lavora nel digitale e non ci sono solo lati negativi, oggi vi racconto cosa ho imparato nei miei anni di lavoro da freelance.

IL MIO TEMPO HA UN VALORE

Con il tempo si impara a filtrare, a dare valore al proprio tempo. Si capisce che non sempre ci si limita ad otto ore davanti al pc, a volte ci si resta di più, altre meno e si ha del tempo per i propri passatempi. Si lavora ad obiettivi ma si impara a capire i propri ritmi e li si asseconda un po’ variando l’orario di lavoro in base alle proprie esigenze.

SONO UNA FREELANCE, NON SONO INVINCIBILE

Sembrerà assurdo ma ci carichiamo di compiti e finiamo anche per ammalarci. C’è chi cede per lo stress, chi addirittura arriva a stare male e chi come me alla fine spegne tutto e va a soffiare bolle di sapone sulla spiaggia.

Prendere coscienza dei propri limiti, imparare a chiedere aiuto o a lavorare in squadra sono tra le cose più preziose che ho imparato.

FREELANCE: UNO STATO MENTALE

Sono nata e cresciuta tra liberi professionisti, per me pensavo sarebbe stato semplice entrare in questo mondo avendo già perfettamente in mente come funzionava eppure un po’ di shock c’è stato e ho capito che sta tutto nella nostra testa.

Ora non voglio sembrare uno di quei coach presuntuosi ma è importante avere elasticità mentale e prontezza per poter essere freelance o comunque ci si può allenare ad essere pronti a tutto perché in modo autonomo si dovranno gestire davvero tante cose.

INVESTIRE SU SE STESSI

Sopratuttto chi lavora nel digitale mi capirà, bisogna investire su se stessi. Il web cambia velocemente ed è importante continuare a formarsi e specializzarsi rimanendo al passo con i tempi. Ecco, è fondamentale prendersi cura della propria formazione perché se non siamo disposti a puntare su noi stessi perché dovrebbero farlo gli altri?

SCEGLIERE CLIENTI SULLA STESSA LUNGHEZZA D’ONDA

Inizialmente l’errore lo facciamo un po’ tutti: temendo di non farcela accettiamo lavori anche di clienti con cui non sentiamo un feeling, in realtà  importante avere una visione del mondo simile o comunque viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda o ci si troverà a farsi sgambetti a vicenda.

LA MALATTIA DEI FREELANCE: L’ANSIA

L’ansia è stata la mia compagna di viaggio per tanto tempo fino a portarmi a stare davvero male poi mi sono rivolta ad una specialista e non mi verogno a dirvelo.

Ho chiesto aiuto. A volte è necessario. L’ansia si può gestire! Non scomparirà ma potrete imparare a domarla riuscendo a smaltirla e anche qui vi aiuterà l’organizzazione del vostro lavoro.

 

I SOLDI SONO IMPORTANTI

C’è chi riesce a vedere solo il lato poetico della vita da freelance ma la verità è che siamo sommersi di spese, spese che ci sono anche nella vita da dipendente ma di cui non ci rendiamo quasi conto perché altri se ne occupano al posto nostro.

E così ecco che ci troviamo a far quadrare conti, ci troviamo a pagare tasse su fatture che non abbiamo ancora nemmeno incassato e così me la sento di dirvelo: i soldi sono importanti.

Non accettate di lavorare gratis a meno che non sia una causa benefica in cui credete davvero, non fatelo perché non ci sarà una seconda volta in cui il budget ci sarà.

Date valore al vostro lavoro, credeteci davvero o non ci crederanno nemmeno gli altri.

L’IMPORTANZA DEL TEMPO LIBERO

Imparare a staccare ma farlo davvero è necessario. Lo fanno i medici che salvano vite perché non dovremmo farlo noi che lavoriamo nel digitale?

Spegnere il telefono e non rispondere a whatsapp di lavoro se non veramente urgenti per evitare di dare il vizio ai clienti ma soprattutto prendersi del tempo per sé. Che sia un viaggio, una vacanza o semplicemente un giorno libero a settimana…

Siamo creativi, abbiamo bisogno di stimoli non di diventare degli automi davanti al pc, per quello avremmo continuato a lavorare in ufficio.

 

Sono Angelica, ho 29 anni e nonostante tutto amo essere una freelance.

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