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Un’Italia in TV

Se si ripercorre un po’ all’indietro la storia del tubo catodico in Italia si potrà notare come ci siano molte somiglianze generali con l’attuale palinsesto televisivo. Infatti, se le finali di Champions League ed il Festival di Sanremo si classificavano senza problemi tra gli eventi più visti in TV, è altrettanto vero che “ieri”, diciamo dunque tra gli anni Ottanta e Novanta, Internet non era ancora così diffuso e la stessa cosa si poteva dire del satellite.

 

Oltre all’eterno dualismo tra Rai e Mediaset c’era dunque una vera e propria pletora di piccole emittenti dove si vedeva quello che potremmo definire “tutto il resto”. Si vedevano dunque servizi ed approfondimenti, i classici di un tempo, ma anche tanti altri cartoni animati oppure le televendite che videro la comparsa di personaggi come “Il Baffo” oppure Wanna Marchi.

 

Il Televideo

Se oggi basta andare su Internet, da computer o da smartphone, per informarsi sul palinsesto e fare tante altre cose, dal navigare sui social, al vedere video, a giocare a videogiochi o a casinò online, fino a qualche tempo fa era il telecomando a svolgere tutte le funzioni di informazioni con il Televideo.

 

In questa maniera era possibile vedere le trasmissioni del giorno, i risultati delle partite di calcio e qualche informazione sui film e sui programmi che avrebbero dato (praticamente la funzione del tasto “I” sui telecomandi odierni).

 

Un palinsesto di programmi

Ovviamente, visto che la televisione era il mezzo principale di informazione e di intrattenimento, era naturale che fosse piena di programmi per tutte le età. Gli adulti potevano infatti godersi i vari programmi di approfondimento sportivo assieme a quiz e varietà come La Ruota della Fortuna, Ok il Prezzo è Giusto, Drive In, Colpo Grosso, Striscia la Notizia, Non è la Rai e così via, ma i ragazzi?

 

Naturalmente erano visti come un target decisamente più commerciale perciò le trasmissioni a loro dedicate, dall’Albero Azzurro fino a Bim Bum Bam, che mischiavano piccoli sketch, sponsorizzazione di prodotti targati Giochi Preziosi e simili, ma soprattutto cartoni animati.

 

Le serie TV prima di Netflix, Amazon Prime Video o Disney+

Prima di passare ai cartoni animati, che dominavano il palinsesto, all’epoca c’erano anche delle serie TV ovviamente. Non erano così diffuse come oggi grazie allo streaming, ma facevano comunque il loro dovere e, fra queste, si potevano notare prodotti di punta come Sabrina vita da strega, Beverly Hills 90210, Streghe, Buffy l’ammazzavampiri, l’ennesima replica de La Casa nella Prateria, Friends e così via.

 

Cartoni dal lontano Oriente

Con tutto il rispetto del caso per i cartoni realizzati in Occidente era più che naturale che quelli giapponesi, soprattutto con il successivo sviluppo di Mtv e la sua Anime Night, andassero ad impattare molto di più sul pubblico giovane e non.

 

Tra questi c’erano, e si possono ritrovare ancora oggi, Dragon Ball, Le avventure di Lupin III, I Cavalieri dello Zodiaco, Lady Oscar, Gigi la Trottola, L’Uomo Tigre, Rocky Joe, Holly & Benji, Yattaman e così via.

 

Non vanno poi dimenticati i cartoni basati su giochi e videogiochi come nel caso de La Fabbrica dei Mostri oppure quello di Super Mario e affini.

 

 

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