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Tech e arredamento di design: due esigenze conciliabili

Le nostre abitazioni somigliano sempre più spesso a degli store di elettronica: l’estrema digitalizzazione che caratterizza la vita quotidiana si riflette anche nell’oggettistica sparsa per casa. La domotica si occupa proprio della crescente componente tecnologica delle nostre abitazioni, facendo entrare nel quotidiano concetti come l’Internet of Things e la casa del futuro. Una vita domestica sempre più caratterizzata da elementi high tech insomma, lo stile dei quali spesso mal si concilia con le classiche idee di arredamento. Il che non vuol dire comunque che non si possa avere un occhio di riguardo al design: è perfettamente possibile arredare casa seguendo lo stile sempre più tech, dando anche alle abitazioni più tecnologiche un arredamento ben riconoscibile.

Guardiamo per esempio agli ormai sempre più diffusi angoli studio, centrali in attività lavorative che in maniera massiccia possono essere svolte con modalità full remote. Lavorare da casa non è insomma un’attività limitata a poche professioni, ma al contrario sono sempre in maggior numero le figure professionali che trascorrono la loro giornata lavorativa con il semplice ausilio di un computer connesso a Internet. Il che comporta, in termini di arredamento, la necessaria scelta circa il miglior modo per inserire un tale angolo di tecnologia nelle nostre abitazioni. Laptop, stampante, in caso di computer fissi desktop e periferiche come mouse e tastiera: tutti arredi che implicano la presenza di cavi, spie luminose e ingombri di vario tipo. Allo scopo, la soluzione migliore sarebbe poter contare su una stanza dedicata: una realtà che, in molte abitazioni, è però sempre più utopica. Ipotizzando di dover arredare a ufficio un semplice angolo, nulla vieta di adottare accortezze in grado di renderlo il più armonico possibile. Per esempio, scegliendo una scrivania elegante e con una buona superficie di appoggio, da lasciare sgombra da eventuali periferiche preferendo, se possibile, collegarle alla bisogna; oppure scegliendo periferiche wireless, evitando gli inestetismi dei cavi necessari al loro funzionamento. In ambito monitor, una buona scelta potrebbe essere quella di orientarsi verso soluzioni da montare alla parete, o in alternativa avere un occhio di riguardo verso schermi con supporti gradevoli alla vista. Rimanendo sugli elementi da arredo più tradizionali, come scrivania e sedia, si può optare per apposite linee di arredo: alcuni venditori, per esempio IKEA, hanno un occhio di riguardo proprio a queste esigenze, proponendo soluzioni particolarmente curate proprio per gli angoli tech o gaming.

A proposito di gaming: altro accessorio spesso presente nelle nostre abitazioni è una console. Si tratta di macchine poste spesso in bella vista con il loro corredo di cavi, controller e, per i più irriducibili collezionisti delle copie fisiche, libreria di copie di videogiochi. Fortunatamente, in genere il mondo del videogioco si è sempre dimostrato attento all’estetica, privilegiando creare console dai design tendenzialmente curati, dalle linee sinuose di PlayStation a quelle squadrate e moderne di Xbox. In effetti anche nei videogiochi non mancano testimonianze di attenzione al design, da giochi di moda a simulatori di arredo. Si può fare anche l’esempio delle slot machine: nella loro moderna veste online le tematiche da loro scelte non di rado si soffermano su elementi particolarmente cari all’estetica e al design, come pietre preziose e gioielli o addirittura basandosi su volti noti del jet set storico. D’altra parte il mondo del casinò da sempre è attento all’immagine, facendo propri dress code ben specifici e arredamenti di lusso: non sorprende minimamente dunque che un suo intrattenimento tipico come le slot possa a sua volta tendere proprio al design e all’eleganza. Tornando alle console, un buon consiglio potrebbe essere quello di utilizzare un apposito mobile sul quale posizionare il televisore e nei cui scomparti alloggiare tutto l’occorrente. Magari un mobile basso e allungato, in maniera tale da poter lasciare in vista la console senza per questo creare disordine intorno alla stessa.

Il che ci porta direttamente a considerare un altro elemento centrale nell’arredamento tech della propria abitazione: il televisore. In termini cromatici è sempre bene privilegiare colori scuri, che possano uniformarsi allo schermo spento e stare in contrasto con lo sfondo delle pareti. Al di là delle dimensioni dello schermo, necessariamente soggettive anche in virtù degli spazi a disposizione, si può optare per una soluzione che appenda il televisore al muro tramite apposito supporto, a condizione di avere l’accortezza di non lasciare i cavi in vista. Se si optasse per un mobile, invece, è ottimale lasciare come unico ingombro sulla sua superficie solo il televisore, magari accompagnato da una soundbar di dimensioni non superiori a quelle dello schermo.

Insomma, tra schermi e controlli remoti le case sono sempre più tecnologiche: nell’arredarle è bene avere un occhio di riguardo, pensando a come integrare al meglio la tecnologia nell’arredo scelto.

 

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