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L’amicizia ai tempi di facebook: quanti amici persi o forse mai avuti

“essere amici su facebook non equivale ad essere amici nella realtà”: a dirlo non sono io ma la Cassazione Francese e da questa pagina del giornalismo è nata una riflessione sul modo che abbiamo di relazionarci online e nella vita di tutti i giorni. Con l’avvento di facebook, instagram e whatsapp i rapporti sociali stanno avendo sempre più un ruolo secondario e mentre il contatto umano diminuisce aumentano le richieste di amicizia sui social, i like e le notifiche. Ma è davvero questo di cui abbiamo bisogno?

L’amicizia è condivisione, l’amicizia è un legame. Nonostante io sia convinta che i social accorcino le distanze e siano un ottimo mezzo di comunicazione ritengo anche che certi gesti non possano essere sostituiti dal mondo online.

Qualche settimana fa ho sentito una forte pressione dovuta al dover condividere un po’ anche per lavoro la mia vita sui social così ho preso il coraggio a due mani e ho compiuto una scelta: i miei profili online saranno parzialmente filtrati (Ne ho parlato qui “non si è mai troppo grandi per le bolle di sapone o per il bacio della buonanotte“). Non vedrete tutto, non saprete tutto. E vi dirò di più: una delle mie più care amiche nemmeno lo guarda il mio profilo di facebook se non per caso. Eppure sa tutto di me perché abbiamo scelto di condividere caffè, telefonate e momenti nostri… solo nostri e non sui social.

Giovedì scorso ho avuto il forte bisogno di staccare dai social complice il mio malumore e  l’ho comunicato con un messaggio pubblico in bacheca perché nessuno si preoccupasse e ho poi disattivato le notifiche. 24 ore offline che sono sembrate quasi infinite. Solo una persona mi ha chiamata, solo una persona ha tentato un approccio con un sms (Esistono ancora, incredibile!) tutti gli altri hanno voltato le spalle perché “no notifiche no party” e sono tornati come se nulla fosse chiamandomi “amica” il giorno seguente ignorando completamente ciò che fosse successo.

Si sta perdendo il contatto umano, il senso dell’altro e viaggia tutto con un contratto a tempo determinato, compresi i rapporti d’amicizia.

L’AMICIZIA SUI SOCIAL SEMBRA Più FACILE

Eh… grazie al cavolo mi viene da dire 😀 sui social indossiamo tutti, chi più chi meno, una maschera. Da una parte il mondo ci insegna a rincorrere la perfezione mentre noi non riusciamo ad accettare i limiti, i difetti e le imperfezioni di chi ci circonda e a nostra volta non veniamo accettati proprio per le stesse debolezze ed inadeguatezze.

“mai abbastanza” o “inadeguata” sono i termini che mi frullano in testa quando rifletto  su come mi sento pensando di deludere le aspettative di chi ritengo amico.

L’AMICIZIA A SENSO UNICO

Anche in questo caso la mia tesi verrà portata avanti da uno studio dei ricercatori del Massachutsetts Institute of Technology di Cambrige che hanno preso in esame un campione di studenti tra i 23 e i 38 anni facendo assegnare un punteggio da 1 a 5 al grado di amicizia. Il risultato stupefacente ha dimostrato che solo il 53% delle volte il punteggio di amicizia reciproca corrispondeva.

Quanti amici persi o forse mai avuti.

 

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