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Sono molto di più di quello che posto sui social

Non sono una influencer, di lavoro faccio blogging e SEO ma negli ultimi tempi ho deciso soprattutto sui social di espormi un po’ di più e di raccontarvi qualcosa di me. Già, proprio sulla parola “qualcosa” vorrei soffermarmi.

Condivido qualcosa della mia vita ma non tutto e nonostante con alcuni lettori abbia anche un rapporto di amicizia che ha superato la barriera del web con tanti altri ho solamente uno scambio di commenti o messaggi. Lasciatevelo dire: non basta una vita intera per conoscere qualcuno e quindi non potete pensare di conoscermi del tutto solo vedendo alcune foto condivise su instagram.

Nessuno di voi mi ha mai visto cantare con la spazzola al posto del microfono mentre mi asciugo i capelli o accennare passi di ballo mentre cucino, nessuno di voi mi ha mai vista piangere per un film o ridere per un video sciocco di gattini, nessuno di voi mi ha mai visto spalmare gelato e nutella sui miei biscotti preferiti nei momenti di sconforto.

Questo post nasce per invitarvi a riflettere: il fatto che ci siano profili di persone più o meno esposte online non vi dà diritto di superare una determinata barriera sparando giudizi volutamente cattivi e scritti per fare male.

Fermatevi prima di cliccare invio

Pensate se quel commento lo ricevesse vostra sorella, la vostra migliore amica o vostra figlia. Perché quando premete invio quel commento arriva ad una persona e può soffrirne. Attenzione, non sto dicendo che non dobbiate fare critiche, le critiche fanno crescere e sono utili ma “fai schifo” non è una critica.

 “sei un aborto” non è una critica.

“devi morire” non è una critica.

E sì, sono questi alcuni dei commenti che si leggono oggi sui social media e così ho pensato di invitarvi a riflettere prima di cliccare invio.

Sono molto di più di quello che posto sui social.

Di
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