facebooktwitterinstagramtelegram-planepinterest

Emilia tra buon vino, ottimo cibo e Aglio Bianco Piacentino

Del blogtour #experiencemilia  non smetterei mai di raccontarvi, perché le esperienze vissute sono state tutte talmente belle e intense che voglio condividerle con voi. Oggi vi racconto del terzo giorno. Durante i primi due giorni ho camminato, scoperto antiche abbazie, degustato vini e prodotti locali, scoperto artigiani del gusto e riempito gli occhi dei panorami della mia infanzia. Del terzo giorno, vi racconto golose scoperte!blogtour experiencemilia

Agriturismo La Favorita

Del terzo giorno inizio ‘’al contrario’’, raccontandovi la cena del secondo giorno a La Favorita, agriturismo d’eccellenza del circuito Mangiare Piacentino che si trova a Vigolzone in provincia di Piacenza. Si raggiunge facilmente dal Bagnolo, il Bagnolo è un percorso, un tratto di strada che unisce la Val Nure alla Val Trebbia (tra Ponte dell’Olio e Rivergaro). Arrivo a La Favorita colma di tutto il mondo emiliano che ho riscoperto attraverso il blogtour ma non basta, mi attende una cena in un locale che già dal nome racchiude il programma: La Favorita. In realtà non è solo un locale ma anche un agriturismo dove oltre a pasteggiare con prodotti locali di altissima qualità, i vini proposti soddisfano i palati più esigenti, il loro menù è interamente dedicato alle eccellenze del territorio piacentino, seguendo la stagionalità dei prodotti  coltivati ed allevati in azienda. La struttura è romanticamente immersa nella natura emiliana ed offre anche il pernottamento all’insegna del relax. Alta cucina egregiamente raccontata dal patron Stefano in ogni portata proposta, dove la ricerca e la sperimentazione culinaria non è mai lasciata al caso e il risultato è finemente rappresentato negli accostamenti di sapori, consistenze e profumi. E se non vi basta, sappiate che potrete sperimentare una deliziosa passeggiata a cavallo!

 Corte del Gallo

Dopo la lauta cena ci dirigiamo in quello che è diventato un ”posto del cuore”, anche se ancora non lo sapevo. L’agriturismo Corte del Gallo è in aperta campagna anche se è solo a 20 minuti da Piacenza, nel comune di Rivergaro, la località è Bassano Sotto. L’agriturismo Corte del Gallo  si trova  sulla ‘’Strada dei vini e dei sapori’’ ma non è solo questo il motivo per cui dovete assolutamente fare tappa da loro, è a conduzione familiare e con ben sottolineati i valori dell’accoglienza e della cordialità tutti, ma proprio tutti (compresa la ”gazza domestica” che vi accompagna nel tragitto dal ristorante alle stanze e viceversa), sapranno mettervi a vostro agio al punto che vi sentirete davvero come a casa. Assolutamente instagrammabile,  Corte del Gallo si amplia nel piccolo borgo in pietra che richiama alla mente immagini di vita campestre, tranquillità e pace antichi.blogtour experiencemilia gazza domestica

Se all’apparenza il tempo a  Corte del Gallo sembra essersi fermato, vi assicuro che non manca nessuna tecnologia, hanno sapientemente saputo dosarla nella modalità soddisfacente e non ingombrante, così che si possa essere in contatto con il mondo restando felicemente con i piedi in una piccola favola moderna.  A Corte del Gallo non si è semplicemente ospiti, si diventa parte della famiglia, il senso di pace che regna e accoglie fin dal momento in cui si scende dall’auto è palpabile: non mancano i sorrisi (quelli veri), non manca il buon cibo fresco e genuino, non manca nemmeno l’ottimo vino, e abbonda l’ospitalità che è quella tipicamente emiliana ”di una volta”.

Dopo aver passato una delle mie notti migliori in una di quelle camere che voglio definire ”a tenuta stagna di serenità”, mi sveglio riposata come poche volte mi era accaduto, pronta a vivere le esperienze che vi racconterò nelle prossime righe, prima di tutto però, una sana colazione e i saluti doverosi non senza un piccolo singulto di malinconia perché lasciare questo luogo è davvero come lasciare una parte di casa. So che Mariuccia, Franco, Elia, Laura e Patty saranno lì ad attendermi ogni volta che deciderò di tornare.

Ristorante Cattivelli

Ma il tempo scorre e le cose da scoprire sono ancora molte, si parte per ‘’l’Isola che non c’è’’! Sì avete letto bene 🙂 le ore passate a scoprire Bettola, il Santuario della Beata Vergine della quercia mi avevano preparata ad una giornata interessante. Ci avviamo così verso valle, lasciando le meravigliose colline che in quel momento erano baciate da un timido sole e ci dirigiamo verso il fiume Po alla scoperta di Isola Serafini e del ristorante Cattivelli: appuntamento importante con i sapori e i profumi della tipica cucina piacentina. Ci avviamo al nostro tavolo e con noi ci sono Pierangelo Romersi, direttore di Destinazione Turistica Emilia (l’ente pubblico preposto alla promozione e valorizzazione del territorio di Piacenza, Parma, Reggio Emilia che sostiene il progetto Press Tour Piacentino e dintorni) e con lui Daniela Tansini, referente di DTE di Piacenza. L’allegra tavolata prende posto e ci ritroviamo a scambiarci opinioni e commenti su ciò che tutto il gruppo ha vissuto e scoperto nei giorni precedenti mentre aspettiamo la carta dei vini.blogtour experiencemilia

Ci raggiunge Luca Castellani, genero di Valentino e Cesira, fondatori del ristorante Cattivelli, che in questo caso ne fa le veci ed è proprio lui ad accompagnarci, portata dopo portata, nel racconto della storia e delle caratteristiche di ogni piatto. Noi, dalla nostra parte, non possiamo fare altro che assaporarne deliziati la storia prima di degustare con tutti i sensi ciò che viene magistralmente servito in tavola. Pesce di fiume, formaggi del posto, vini autoctoni, dall’antipasto ai dolci è un tripudio di sapori e profumi tutti emiliani. Una storia gastronomica di tutto rispetto questa vissuta al ristorante Cattivelli, che vi consiglio caldamente se volete vivere un’esperienza sensoriale degna di tale nome.

Isola dei tre ponti

Al termine di questo lauto pranzo non c’è di meglio da fare che una passeggiata… lungo le sponde di quello che una volta era l’ansa naturale del Po. Ci attende Elena Marsiglia, 27 anni carichi di grinta! Laureata in architettura ambientale, si divide tra studi, Pro loco e cooperativa ed è anche grazie a questa passione condivisa con altri giovani che nasce “l’Isola dei tre ponti”. Questa cooperativa ha una ‘’missione’’ importantissima: promuovere il territorio trascurato da troppo tempo e troppa incuria.blogtour experiencemilia monumento emigrante piacentino

Ed è lei stessa ad accompagnarci a piedi in questo percorso definito anello del Po. Sul posto ci rendiamo chiaramente conto di quanto siamo fortunati ad avere Elena che ci guida lungo un itinerario decisamente rurale e ‘’selvaggio’’, ma di una bellezza mozzafiato. Camminiamo mentre Elena racconta pacatamente, ma con un evidente passione che la sta animando, di bonifica di recupero e fruibilità del luogo. Torniamo al luogo di partenza quasi senza renderci conto che abbiamo camminato costeggiando la riva, per kilometri, ma la storicità del luogo e la modalità con cui appassionatamente Elena ci ha raccontato dei progetti ci ha resi partecipi di aver vissuto una bella esperienza.

Aglio bianco piacentino, l’eccellenza pura

Questo blogtour mi sta rendendo sempre più consapevole delle meraviglie che abbiamo praticamente dietro casa, storiche, culturali, enogastronomiche: l’Italia è il Paese più bello del mondo e dovremmo tutti amarla e rispettarla di più. Da Isola Serafini, con ancora nelle orecchie i racconti di Elena e con lei come guida, ci dirigiamo verso Monticelli D’Ongina (il piccolo comune è praticamente a metà strada tra Piacenza e Cremona)  alla Co.p.a.p. la cooperativa dei produttori dell’aglio piacentino che nasce nel 1976 unendo molte aziende agricole che hanno come ultimo scopo quello di salvaguardare e migliorare la produzione della varietà locale dell’Aglio Bianco Piacentino. Così scopro che l’area piacentina attorno a Monticelli d’Ongina è la sola produttrice in Italia di Aglio Bianco Piacentino, iscritto nel Registro delle Varietà con la denominazione di aglio Ottolini e aglio Serena. Non solo Aglio Bianco Piacentino, alla cooperativa da ben oltre 40 anni vengono lavorati, conservati, prodotti e commercializzati prodotti freschi come la cipolla, lo scalogno e il pomodoro da mercato. Qui conosciamo Giuseppina Serena che ci conduce amabilmente alla scoperta del mondo dell’Aglio Bianco Piacentino e del marchio ricevuto: l’eccellenza del territorio ha ricevuto il DNA Controllato ed è stato il primo iscritto nel registro dei Prodotti Tradizionali.blogtour experiencemilia aglio bianco piacentino

Per oggi è tutto, ma restate con me, al prossimo giro, tra le altre cose,  vi racconto di un esercito in terracotta e del  castello dov’è custodito, del Caseificio Borgonovo del loro Cacio del Po e altre ghiottonerie, di una masterclass sui gnocchi all’agriturismo Le Bassanine e di stanze che ‘’cantano’’ arie importanti.

 

 

Di
Tags: , , ,